Questa, in estrema sintesi, è la storia contenuta nelle Peliadi, opera d’esordio del giovane Euripide risalente al 455 a.C. e ridotte dal tempo ad una manciata di 16 frammenti. Del loro recupero e della loro interpretazione critica si occupa il saggio Le Peliadi di Euripide del giovane esordiente Michele Di Bello, pubblicato per le Edizioni dell’Orso. Una pubblicazione importante che mette in evidenza l’impostazione scientifica della copiosa ricerca che l’autore ha condotto con estrema perizia. Di Bello, che ha conseguito la laurea triennale in Lettere Classiche all’Università degli Studi di Pisa, è allievo al terzo anno di Corso ordinario della Classe di Lettere e Filosofa presso la Scuola Normale Superiore. I suoi studi rivelano una passione inusitata per la tragedia classica frammentaria e il dramma satiresco. Non solo, emerge dal testo, oltre che uno stile narrativo raffinato e colto, una visione ampia sull’argomento, puntellata da una quantità di fonti tali da comprendere la sostanza dello studio stesso. Notevole è il commento ai frammenti dal quale traspare una capacità di analisi dei singoli termini utilizzati da Euripide e che consentono al giovane autore di ricostruire l’intera vicenda sottesa al dramma. In particolare, tra le evidenze del testo, viene citata la stretta correlazione tra il tema del “ringiovanimento” di Pelia e l’elemento magico di alcune fiabe popolari europee, come quelle dei Fratelli Grim, che riconducono al concetto del prodigio e del limiti della natura umana.
La presentazione dell’opera prima di Michele Di bello si terrà sabato 21 ottobre alle 18,00 presso la sede del Circolo culturale Gocce d’Autore, già sede dell’associazione Filatelica Culturale “Isabella Morra”, in via C. Pisacane 5 a Potenza. Insieme all’autore ci saranno Eva Bonitatibus, giornalista e presidente del Circolo, e Anna Anastasio per la lettura di alcuni brani del libro.
Eva Bonitatibus