Dec 06, 2023 Last Updated 11:06 AM, Dec 6, 2023

Qualche suggerimento di lettura In evidenza

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Queste sono alcune storie che parlano di dissenso. Anche in modo trasversale e non necessariamente diretto. Nelle trame delle vite protagoniste delle letture suggerite, si legge una presa di posizione, un distacco, una forma di dissenso rispetto al corso degli eventi. È così nella vicenda della povera Elisa Claps, che riprende la parola grazie al lavoro editoriale della giornalista Maria Grazia Zaccagnino. È così nel saggio di Javier Ruiz Portella che affronta il tema delle finte libertà che caratterizzano l’epoca moderna. È così nell’ultimo romanzo di Dacia Maraini che nel raccontare le sue memorie, denuncia di fatto le conseguenze delle dittature. Lo è anche il nuovo lavoro di Alessandro D’Avenia che rilegge l’Odissea come approdo futuro e non passato, non un ritorno ma un nuovo inizio. E infine Serena Dandini propone di ribaltare il ruolo delle muse da oggetti di ispirazione a soggetti pensanti, donne straordinarie dotate di intelligenza propria.

Cinque libri per riflettere.

Buona lettura!  

 

Leggere 1

Sono io Elisa Claps. Nei diari inediti, sogni e speranze di una vita interrotta

di Mariagrazia Zaccagnino

Edigrafema, 2023

Elisa Claps, a trent’anni dalla scomparsa, torna a parlare attraverso i suoi diari: pagine inedite che vengono finalmente svelate. Elisa aveva 16 anni quando è stata uccisa nella Chiesa della Santissima Trinità in pieno centro cittadino, a Potenza. Era il 12 settembre 1993, ma i suoi resti sono stati ritrovati soltanto 17 anni dopo. In tutto quel tempo, in tanti hanno ritenutosi trattasse di un caso di allontanamento volontario. La famiglia Claps non ha mai creduto a tale versione, continuando a lottare per arrivare al suo assassino e alla verità. Postfazione di Gildo Claps.

leggere 2

Gli schiavi felici della libertà. Trattato contemporaneo sul dissenso

di Javier Ruiz Portella

Roberto Pecchioli (Traduttore)

Passaggio al Bosco, 2023

Capita – in questo tempo dominato dal denaro e deformato dalla materia – che si manifesti una perversa forma di schiavitù volontaria, sovente spacciata per “diritto” inalienabile. La cifra di questo declino è lampante: risiede nel trionfo dell’individuo edonista e del consumatore sradicato, nella morte del sacro e nelle masse omologate, nel naufragio delle idee e nell’oblio della bellezza. Javier Ruiz Portella – con queste pagine infuocate – firma un profondo appello contro la modernità. Già acclamato a livello internazionale, questo bestseller è insieme un saggio e un manuale, un trattato e un monito, un dialogo e un pamphlet. Si tratta di un potente e sincero grido di rabbia, che non manca di anelare una speranza viva: edificare una rivoluzione che crei una sintesi tra la visione del mondo che determina le nostre azioni e le azioni che determinano la nostra visione del mondo. “Un libro straordinario, pieno di autentico talento letterario. Una bomba atomica filosofica senza il linguaggio dei filosofi. Nessuno ha mai scritto niente di così forte e veritiero sulla nostra epoca: perché il brutto sostituisce il bello?” – Dominique Venner, La Nouvelle Revue d’Histoire, Parigi.

leggere 3

Vita mia. Giappone, 1943. Memorie di una bambina italiana in un campo di prigionia

di Dacia Maraini

Rizzoli, 2023

È il 1943, Dacia Maraini ha sette anni e vive in Giappone con i genitori e le sorelline Toni e Yuki. Suo padre, Fosco, insegna all’università di Kyoto, sua madre, Topazia Alliata, è felicemente integrata nel tessuto della città. Il sogno è la pace, si pensa che la guerra finirà presto. Tutto precipita, invece, quando Fosco e Topazia decidono di non giurare fedeltà al governo nazifascista della Repubblica di Salò. La coppia e le figlie vengono portate in un campo di concentramento destinato ai traditori della patria. Per la famiglia Maraini iniziano gli anni più difficili della loro esistenza: con pochi grammi di riso al giorno, tra fame, malattie, attesa, gelo e vessazioni, dovranno imparare a sopravvivere rinchiusi in un luogo ostile insieme ad altri prigionieri. Una delle voci più importanti della nostra narrativa torna in libreria con il suo libro più intimo, il racconto di un tempo terribile tenuto chiuso per decenni in un cassetto della memoria. In una cronaca vivida, dolorosa, commista a pagine di speranza, di incredulo stupore, attraverso gli occhi di una bambina ripercorriamo i lunghi mesi della prigionia di Dacia e dei Maraini nel campo giapponese. Per non dimenticare gli orrori del Novecento, e per celebrare il coraggio, la fedeltà alle idee, il rifiuto del razzismo di una famiglia che ha lasciato il segno nella Storia, e di chi come loro ha lottato per la libertà di tutti.

leggere 4

Resisti, cuore. L'Odissea e l'arte di essere mortali

di Alessandro D'Avenia

Mondadori, 2023

Odissea: è il titolo del poema epico forse più noto e amato della nostra civiltà ed è anche il termine a cui si ricorre per definire un'esperienza travagliata e, in taluni casi, la vita tout court. Perché soltanto al titolo di quest'opera concediamo di essere sinonimo di vita? Ulisse è un eroe nuovo: avrebbe la possibilità di diventare immortale rimanendo con la bellissima Calipso, ma vuole tornare a Itaca da Penelope e Telemaco, e compiere il proprio destino mortale, paradossale destino di gioia. Proprio perdendo tutto, persino la propria identità, da re a mendicante, rinasce grazie a chi lo sa riconoscere e amare. Se Achille è l'eroe che sovrasta il mondo, Ulisse ne è invece sovrastato. Il suo multiforme ingegno scaturisce dalla necessità di difendersi dai colpi della storia. La sua è una vicenda di resistenza, che culmina nei dieci anni necessari per tornare a casa, dopo i dieci trascorsi a combattere una guerra non sua: a quanti è accaduto qualcosa di simile? E quanto abbiamo sofferto, quanti compagni abbiamo perduto, quante volte abbiamo fatto naufragio, prima di capire che l'unica cura per l'invincibile nostalgia di futuro che ci affliggeva era tornare nella nostra Itaca, non quella del passato ma quella ancora da fare rimanendo fedeli al nostro destino? Alessandro D'Avenia ripercorre i ventiquattro canti del poema come un'arte di vivere, e lo fa risplendere di tutta la sua luce. Ci accompagna attraverso l'opera come studioso di Lettere classiche che l'ha eletta a suo principale ambito d'interesse, come insegnante che da anni ne promuove la lettura integrale ad alta voce, come intellettuale abilissimo nell'interpretare lo spirito del tempo. E nel raccontarci le peripezie di Ulisse vi ritrova la propria esperienza personale e il percorso di ogni uomo verso il proprio originale compimento esistenziale.

leggere 5

La vendetta delle Muse

di Serena Dandini

HarperCollins Italia, 2023

Le muse sono lì, pronte a suggerirci infiniti modi di comportarci, di sentire, di vivere e anche di sopravvivere al dolore. È tempo di riscoprirle, riportarle alla luce e, se necessario, vendicarle. “Volevo essere Marianne Faithfull”. Questo era il desiderio di Serena Dandini adolescente, mentre, in una grigia aula scolastica, sognava di vivere le gesta trasgressive di quella che aveva eletto come sua musa personale. Perché, da sempre, le muse sono necessarie. Ma se agli albori della civiltà i poeti invocavano dee per farsi ispirare, con il passare del tempo il ruolo di musa è stato affidato a delle mortali. Amate, volute, abbandonate, idolatrate, ritratte in tele magnifiche, cantate in versi indimenticabili, ma sempre come – meravigliosi – oggetti, di cui si poteva trascurare serenamente la dimensione umana. Invece erano donne in carne e ossa, con sogni, passioni, pulsioni e vita, tanta vita. Serena Dandini decide di ribaltare lo sguardo su di loro e, alla maniera di Copernico, compie una rivoluzione, rimettendo la musa al centro del suo universo, finalmente non più oggetto ma soggetto. Dandini spazia tra epoche e luoghi, dalla Roma barocca alla swinging London, dall’infuocato Sud America delle rivolte ottocentesche alla splendente Los Angeles degli anni ’70, passando per la Parigi delle avanguardie. Partendo spesso dalla sua vita e dalle sue esperienze, alternando epica e ironia, Dandini collega Marianne Faithfull e la sua infinita capacità di resistere ad Anita Garibaldi e le sue imprese guerriere; Colette, che si riappropriò dei frutti del suo ingegno, sottratti dal marito, a Sophie Germain e alle altre scienziate espropriate dai colleghi maschi; Eve Babitz, che fu musa di artisti e rockstar ma, soprattutto, una grande scrittrice, a Gala, che fece del “musismo” un’arte. Una legittima vendetta di donne straordinarie, che popolano queste pagine con le loro storie, a volte esaltanti, a volte commoventi, capaci di suscitare indignazione o di ispirare i sentimenti più nobili, ma soprattutto di emozionare.

Eva Bonitatibus

Vincenzo Pernetti

Informatico prestato alla cultura

Ho tanta voglia di cimentarmi in nuove avventure come il progetto Gocce d'Autore

Pur non essendo un grande appassionato di libri e di arte adoro seguire iniziative di tipo culturale al fine di aprire i miei orizzonti