GIORNALISTA
Anche se lavoro da sempre in Tv mi piace plasmare le parole sulla carta. Raccontare è il mio mestiere, ma anche la mia passione.
I libri. Ne ho tanti. Anche doppioni. Non li presto. Sono pezzi di vita. Il mio preferito, “Gita al Faro”. Virginia Woolf la “mia” scrittrice. Nasco anglista. Finisco giornalista. Dal 2008, affastello pensieri, riflessioni, recensioni e ricordi sul mio sito. Prende il nome da un mio saggio, ma - col tempo - è diventato molto altro.
Tra cronaca e poesia, trionfa il Teatro. Tutto. Indistintamente.
La musica…beh. Amo Claudio Baglioni! E qui so che il maestro De Giorgi riderà!
Nelle pause: viaggio! Vado alla scoperta del mondo. Ma soprattutto di me stessa!
Tre punti di vista. Tre io narranti e un breve epistolario. Sono gli espedienti narrativi con cui Giuseppe Lupo racconta una storia di emigrazione, di emigrazione di ritorno, di comunità, di amicizia, di affetti, di legami indissolubili, che trovano terreno comune nel luogo in cui si è nati e a cui – alla fine – sempre si ritorna.
Una storia di vita. Un racconto serrato, che, man mano che procede, si addentra nella vicenda umana di un uomo, ma anche nei paesaggi, nelle tradizioni, nelle abitudini, nei valori di un qualsiasi paese del Sud Italia.
Dentro e fuori. Questo il nuovo intrigante titolo-rompicapo del “Città delle 100 Scale Festival”, ideato e realizzato per la decima edizione dall’ “Associazione Basilicata 1799”, fondata da Francesco Scaringi e Peppe Biscaglia, direttori artistici del festival, ma intorno a cui si coagula l’attività di professionisti della cultura e dell’arte, che contribuiscono - con successo - ad un prodotto di livello internazionale tra i più apprezzati.
Roma - Il Globe Theatre. Una vera grande emozione per chi ama il teatro e per chi ama Shakespeare, quello classico, integrale, poco manipolato, fatto di scene essenziali, pochi costumi, tante parole.