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Rosamunde Pilcher. Una vita tutta in rosa.

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Il 6 febbraio 2019 il mondo si è svegliato con una tonalità di rosa in meno.

 

In questo giorno, infatti, è morta Rosamunde Pilcher la regina del genere Harmony, uno stile che si può amare e odiare, “odio et amo” direbbero i latini, ma che tuttavia ha portato la scrittrice, che aveva il rosa persino nel nome (Rosamunde), ad un successo planetario nonostante le numerose critiche e i numerosi ostacoli degli anni in cui la sua penna ha iniziato a farsi strada.

Difatti i suoi primi racconti sono stati scritti nel 1949 e tutti sappiamo quanto rigide fossero le regole della società di quegli anni poiché per quanto le realtà britanniche potevano essere avanti, parlare dell’amore in tutte le sue forme non era semplice in nessun posto del mondo soprattutto se a scriverne, era una penna femminile.

Tuttavia lei non si è lasciata intimorire e pur tenendo conto delle regole ha comunque percorso la sua strada accettando rischi e pericoli di essa.

Lei nata a Lelant, in Cornovaglia il 22 settembre 1924, con il nome di Rosamunde Scott (divenuta Pilcher in seguito al matrimonio con l’eroe di guerra Graham Hope Pilcher con il quale è stata sposta ben sessantatré anni), inizialmente firmava i suoi romanzi con lo pseudonimo di Jane Foster. Nel 1955 però era giunta l’ora di un forte cambiamento quello di farsi conoscere con il suo vero nome Rosamunde Pilcher e lo fa firmando il suo romanzo più importante che, non a caso, si intitola “A secret to tell” e cioè “Un segreto da raccontare” . Infatti, lei aveva proprio un segreto da svelare che non era solo la sua identità ma anche la sua grandezza perché, in anni difficili come quelli del dopoguerra era riuscita a far tornare il desiderio di un sogno in chi la leggeva. Negli anni 2000 fu decorata con l’ordine Britannico e con il titolo di “Dame” dalla regina Elisabetta II.

Tra i suoi romanzi più celebri troviamo “'La tigre che dorme' (1967), 'Autoritratto' (1969), 'I giorni dell'estate' (1971), 'Neve d'aprile' (1972), 'La casa vuota (1973), 'Il giorno della tempesta' (1975), 'Sotto il segno dei gemelli' (1976), 'Profumo di timo' (1978), 'Le bianche dune della Cornovaglia', (1982), 'Voci d'estate' (1984), 'Settembre' (1990), 'Ritorno a casa' (1995), 'Solstizio d'inverno' (2000). Nel 1987 pubblica '"I cercatori di conchiglie' che venderà oltre 10 milioni di copie nel mondo e successivamente diventerà uno sceneggiato televisivo e un film interpretato dall'attrice Vanessa Redgrave.

Se in questi giorni, guardando in cielo, vedrete di rosa una scia sappiate che l’ha segnata lei andando via.

 Ciao Rosamunde.

Di Chiara Albano

Chiara Albano

Dottoressa Magistrale in “Scienze filosofiche e della comunicazione” presso “Università degli studi della Basilicata”.

Amo scrivere, leggere e cantare perché queste arti mi permettono di conoscere realtà diverse senza allontanarmi troppo da chi amo.

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