Apr 19, 2024 Last Updated 9:23 AM, Dec 12, 2023

Quella strana ispirazione

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osservare 1Volendo introdurre il concetto di originalità dell’artista potremmo dire che esistono tante Arti quanti Artisti e che “L’arte non ha regole, non si apprende, ma viene dall’ispirazione”.

L’ispirazione e la creatività, dal momento che non sono caratteristiche comune a tutti gli esseri umani, e che non è possibile sviluppare artificialmente, devono per forza avere un’origine, nascere da qualcosa oltre l’uomo. Il mondo scientifico, ipotizza che l’ispirazione nasce da uno stato alterato della mente, o se preferite, da zone mal funzionanti del cervello. Insomma dalla pazzia, o da momenti di follia, questo perché soprattutto nei pittori spesso si riscontrano comportamenti irrazionali e poco controllabili rispetto ai modelli comportamentali cosiddetti “comuni”.La creazione è in realtà la ricerca di un significato molto profondo. Un significato in qualche modo trascendente per l’artista e un intenzione che accompagna l’uomo fin dai primi tempi. Tale concezione creativa diventa  il veicolo della connessione  accompagnata una sensibilità che va oltre i modelli culturali ed estetici dei suoi contemporanei. L’artista nella sua ispirazione più genuina si sente in dovere di esprimere una sintesi  della realtà in cui gli tocca vivere, usando il linguaggio della metafora, dell’allegoria o del simbolo. L’ispirazione, quando possiede sufficiente carica affettiva, quando ribolle, quando si sperimenta come un turbamento interiore che si sforza di manifestarsi attraverso la parola, la forma o il colore, il corpo, ecc. spiega un particolare stato di coscienza che puó invadere il sogno e la veglia. Così si vive l’esperienza artistica, come un invito ad esprimere un sentimento profondo, accompagnato da un forte impulso a voler essere liberi di creare, di sentirsi trasformati e di potersi esprimere. La massima concentrazione dell’ispirazione avviene quando si entra in una relazione simbiotica con l’oggetto, quando il pittore riesce a costruire, in modo più o meno consapevole, una relazione altamente, profondamente dialogica con il mondo esterno che si offre alla sua percezione. L’ispirazione non dà preavvisi. Abbiamo sentito tante volte pronunciare da un artista la frase : "In questo momento mi manca l'ispirazione", ossia quel particolare stato interiore, quella particolare tensione in forza della quale l'artista, come si dice, crea. Egli non sa mai quando arriva, né sa esattamente cosa dipingerà o realizzerà in generale. Questo perché affinché l’ispirazione sia completa, deve subentrare, fondersi con il momento creativo, la visione di un qualcosa che sappia contenere, completarsi, congiungersi come due parti separate, affinché diventino parte dello stesso quid, di quel particolare istante che ha unito i due mondi. Quando questo stato interiore manca, l'artista è un uomo come gli altri, non è un'artista, è un uomo comune, e allora non crea. Questa tensione, generalmente non è costante, proprio perchè è difficilissimo raggiungerla nel proprio intimo.

osservare 2 La si può' facilitare mediante opportune tecniche, ma in genere l'artista non conosce queste tecniche e allora deve starsene a quanto gli viene naturalmente. E viene naturalmente quando ha avuto un periodo esattamente opposto.  Così a un periodo di stasi creativa, può seguire un periodo di creatività; ed è allora che l'artista sente di avere tutta la sua vena creativa e, preso da una sorta di febbre, cerca di tradurre l'ispirazione in atto, prima che sia possibile, prima che gli passi e non l'abbia più. Qualsiasi creativo sa benissimo che l'ispirazione gli può dettare delle idee meravigliose, ma, se lascia passare il tempo, quelle idee non lo soddisfano più, rimangono fredde , non gli dicono più niente. Non è quindi, solo una questione di idee, di progetto, di che cosa fare, ma è proprio questione di tradurre tutto questo in atto. Se fosse semplicemente questione di idee, l'artista potrebbe rinviare al giorno successivo, poichè ormai l'idea l'ha avuta. E invece non è così, perchè è qualcosa di più che l'idea. L'idea, diciamo, è il substrato, a cui si aggiunge proprio la realizzazione pratica ed è la traduzione di quell'idea in concretezza ciò in cui consiste la vera opera d'arte.  L'idea può essere geniale in sè, ma se non è tradotta praticamente, in quel certo modo, non è un'opera d'arte; ed è proprio questa traduzione che viene sempre e soltanto nel periodo di ispirazione. Quindi l'ispirazione è qualcosa che va oltre il corpo mentale. Qualcosa che avvolge tutto l'individuo e che riguarda proprio il suo sentire e la possibilità di tradurre visibilmente, in maniera percettibile agli altri, questo sentire. E questo vale non solo per l'arte e per l'artista, ma per ogni forma di intuizione e per ognuno che abbia quella intuizione che deve poi essere tradotta in atto.

“Il processo creativo è un cocktail di istinto, abilità, cultura e inventiva febbrile. Non è come una droga; è quel particolare stato in cui tutto accade velocemente, un miscuglio di coscienza e incoscienza, di paura e piacere; è un po’ come amare, l’atto fisico dell’amare.”
(Francis Bacon)

Serena Gervasio

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