Mar 29, 2024 Last Updated 9:23 AM, Dec 12, 2023

Potenza Live

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osservare pzlive 1E’ stata la fotografia, disarmante momento attraverso il quale il fotografo riesce a cogliere un frammento di storia personale e un dettaglio per altri insignificante, a dare corpo e spessore alla mostra “Potenza Live” inaugurata domenica 15 novembre presso la sede del circolo culturale Gocce D’Autore con la partecipazione del Direttore generale dell'Apt della Basilicata, Gianpiero Perri. Gli scatti hanno permesso di addentrarsi nella realtà di ben 11 fotografi professionisti e amatori in una selezione di foto che esplicitano la ricerca discreta e silenziosa di uno sguardo, di un'emozione, di un movimento per andare oltre il soggetto fotografato.

Le opere fotografiche raccontano la predisposizione ad accogliere l'esterno, a vedere oltre, a sondare nell'immaginario sempre più profondo.

La macchina fotografica è stata, per questi fotografi, come un blocco di schizzi, lo strumento dell'intuito e della spontaneità, il detentore dell'attimo che in termini visivi, ha interrogato e immortalato, nello stesso tempo e in un piccolo spazio bidimensionale, ritratti silenziosi, storie di persone, attimi di vita attraverso la loro capacità di visione, d’ispirazione, di sintesi e di interpretazione con una  visione intimistica del paesaggio urbano, quello della città di Potenza, mirata ad educare l’occhio degli spettatori invitandoli a riscoprire autonomamente la bellezza di quegli spazi finora preclusi al loro sguardo. Oggi le città sono sistemi complessi e raccontarle solo attraverso i loro monumenti simbolo significa escludere dalla narrazione tutti gli altri aspetti che contribuiscono a definirne l’identità. Questa mostra nasce allora con l’obiettivo di tradurre visivamente le infinite sfaccettature e le molteplici percezioni della città costruendo un linguaggio visivo atto a dare alla più ampia pluralità di soggetti la capacità di contribuire alla costruzione dell’identità visiva della città.

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Le foto di Edoardo Angrisani, Rosaria Daquino, Carla Di Camillo, Serena Gervasio, Michele Luongo, Simone Marengo, Andrea Mattiacci, Gennaro Pecchia, Gianfranco Pietrapertosa, Simona Polese e Maria Teresa Quinto colgono gli aspetti inediti di una città di cui si pensa di sapere tutto o di aver detto tutto. Le immagini, per la maggior parte in bianco e nero, ritraggono scorci, strade, volti, piazze, viali alberati, monumenti, vedute inedite che offrono, attraverso la street photography, un nuovo sguardo al visitatore che può contemplare la bellezza di una città che deve essere ritrovata. In strada ogni giorno accadono contemporaneamente un'infinità di eventi: narrare il fluire della vita, cogliere i ritmi, gli umori, i sapori, l'imprevedibilità, il fascino e la crudeltà della commedia umana pubblica e quotidiana è lo scopo del fotografo di strada. Henri Carter Bresson, il riferimento per tutti i fotografi praticanti, ha così descritto le attitudini che servono per fotografare i momenti decisivi della vita: "porre sullo stesso piano mente, occhio, cuore". Un mix di "prontezza, disciplina, sensibilità, e senso geometrico". Fotografare in strada è prima di tutto un percorso interiore.

E' come se usassimo due fotocamere: una rivolta verso il soggetto, una verso noi stessi.
Non è possibile fotografare due volte nella stessa strada. Ogni volta che ci ritorniamo è diversa lei e siamo cambiati noi. 
E’ una disciplina che ci porta ad entrare in empatia con il mondo circostante mutuandolo con i nostri occhi e a fare in modo che la foto sia per noi e per gli altri che la guardano solo l’inizio, l’innesco di un viaggio mentale che ci colleghi ad una emozione, un possibile futuro o passato in una realtà percepita ed interpretata, ma che possiamo vivere anche noi con la nostra fantasia di spettatori.

Serena Gervasio

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