Apr 20, 2024 Last Updated 9:23 AM, Dec 12, 2023

La luce vince l’ombra

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“Il buio più buio non è mai così nero e la storia e l’arte rendono possibile uno spiraglio di luce” .

oss caravaggio Il 21 giugno è stata inaugurata la mostra La luce vince l’ombra a Casal di Principe, comune della provincia di Caserta. L’ evento  è stato allestito  all’interno di un immobile oggi intitolato alla memoria di don Peppe Diana, ucciso dalla camorra nel 1994. Venti le prestigiose opere d’arte provenienti dalla Galleria degli Uffizi di Firenze, dal Museo di Capodimonte e dalla quadreria dei Girolamini di Napoli, dalla Reggia di Caserta e dal Museo Nazionale Campano di Capua che faranno parlare in maniera completamente diversa del tristemente noto paese del casertano. Un contrasto molto forte e al tempo stesso volutamente simbolico tra contenente e contenuto, dunque, non solo dal punto di vista estetico, connota la mostra voluta dall’amministrazione comunale, organizzata e curata da Antonio Natali, direttore degli Uffizi, e Fabrizio Vona, responsabile del Polo museale della Puglia. Questo progetto, dal nome R_Rinascita, che ha promosso l’iniziativa con First Social Life, portando a Casal di Principe il più importante museo nazionale di arte, nasce grazie ad un patto di responsabilità sociale tra grandi realtà imprenditoriali, istituti bancari e mondo della cultura. Ad accompagnare i visitatori sono stati chiamati gli “Ambasciatori della Rinascita” , ottanta giovani di Casal di Principe una terra che ha deciso con coraggio di “rinascere”, di sostituire la luce all’ombra, la speranza alla rassegnazione, che durante l’apertura della mostra hanno accolto i turisti  raccontando loro la realtà di quella terra in maniera sincera, senza omissioni.

oss fatepresto A loro sembra rivolta l’esortazione presente nella prima pagina de Il Mattino del 26 novembre 1980, che venne usata da Andy Warhol nell’opera dedicata al terremoto del 1980: “Fate presto.” La loro formazione è iniziata nel maggio scorso e rappresentano quel cambiamento che tanto è stato atteso e che finalmente comincia ad esistere in maniera concreta. Al suo richiamo non ha saputo resistere neppure Roberto Saviano, ormai da tempo lontano dalla cittadina casertana, e tornato qui fiero di poter vedere i frutti che il nuovo corso sta portando.

le opere in mostra sono  tutte firmate da famosi artisti attivi nello scenario  napoletano del  XVII secolo tra cui  : sei dipinti arrivati dalla galleria fiorentina, la più famosa al mondo, tra cui Santa Caterina d’Alessandria di Artemisia GentileschiVanità di Mattia PretiSalomè con la testa del Battista di Giovan Battista Caracciolo; altri otto provengono dal noto museo napoletano, come la Natura Morta di Giovan Battista Ruoppolo, o la Strage degli Innocenti di Massimo StanzioneVenere e Satiro di Pacecco de Rosa mentre da Capua arriverà l’antica statua Mater Matuta che nella mitologia romana rappresentava la dea del Mattino o dell’Aurora. oss mostra  Ad accomunarli l’intenso contrasto tra luce e ombra, evidentemente memore della lezione caravaggesca, e, per quanto riguarda i dipinti provenienti dagli Uffizi, la circostanza che nell’attentato mafioso del 27 maggio 1993 in via dei Georgofili tutte le opere dei caravaggisti subirono gravi danni.  La mostra sarà visibile fino al 21 ottobre in questo luogo che, per quel che si dice, resterà permanentemente dedicato alla cultura e il ministero supporterà le iniziative che verranno organizzate qui autonomamente.  Di sicuro i visitatori resteranno affascinati nel vedere tanta bellezza in un luogo in cui obiettivamente non ce ne è mai stata molta.

Serena Gervasio

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