Mar 28, 2024 Last Updated 9:23 AM, Dec 12, 2023

Ritmo d’arte

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Battito cardiaco, respiro, movimento e creazione.

Heather Hansen, una performance artist contemporanea e ballerina di New Orleans, ha messo a punto un modo elegante e creativo per catturare i suoi movimenti di ballo su un foglio di carta con un po di carbone.

Per l'aspetto prestazionale del suo lavoro, Hansen invita gli osservatori a vedere la sua danza su un enorme pezzo di carta.Mentre balla, adagiata sulla carta, disegna con il carbone la costruzione graduale di un bellissimo schema figurativo.

Questo suo progetto nasce sulla spiaggia dopo aver visto le linee scolpite sulla sabbia lasciate dai suoi movimenti “danzanti” e così decide di mettere in mostra su carta i movimenti fluidi del corpo e le forme simmetriche di curve e archi che crea mentre si contorce e si piega su di essa.

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Ogni forma d’arte ha a che fare con gli strumenti attraverso i quali si estrinseca; e gli strumenti sono sempre estranei all’artista. Lo strumento della danza è il corpo umano…

Ladanzaè stata considerata la prima forma di espressione artisticae di comunicazione adottata dall’uomo nella storia.

Il linguaggio non verbale rappresenta il settantacinque percento della comunicazione. Il corpo si fa strumento: si muove, si alza, si abbassa, si china, ondeggia, dipinge nello spazio, segue il ritmo del vento, del tempo, del cuore, della musica, danza.. e danzando l’uomo ha rappresentato, in tutte le epoche, dolore, gioia, passioni, ideali, valori e bisogni.

Nell'essere umano questa forma d’arte può giungere alla creazione di forme nuove nello spazio, animate dall'intensità della partecipazione interiore.

La danza rappresentata dagli artisti, ci riporta alla mente i dipinti delle ballerine di Degas, pittore che alla fine dell''800, ci invitava già a considerare gli aspetti più intimi del ballo proponendoci scene vissute in un interno.

I dipinti di Renoir, invece, ci invitavano ad apprezzare l'aspetto più gioioso delle danze all'aperto, di una Parigi mondana che appariva quasi unirsi a queste danze collettive, svolte nei modesti locali alla moda con leggiadria e spensieratezza.

Ben diverso è il tono del dipinto “La danza” di Chagall del 1951, che ci riporta al mondo onirico dell'artista, alla memoria del suo paese natio e all'incanto di quei ricordi. Tutto diventa magico, e la danza e la musica si fondono in un unico richiamo d'amore che li fa salire verso il cielo.

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La comunione tra il movimento e l'uso dei colori è sottolineato alla fine dell''800, dalla splendida interpretazione della nota danzatriceLoie Fuller che Toulouse Lautrec ritrae in uno dei suoi numerosi disegni. Il gusto per la linea sinuosa in Toulouse si concede al movimento del braccio dell'artista, quasi che la danza sia anche quella del movimento stesso della mano dell'artista sul foglio. Il soggetto del disegno, la ballerina americana Loie Fuller, divenne nota al pubblico per uno spettacolo in cui fondeva luci colorate e suoni ed esaltava il movimento attraverso l'uso di grandi foulard di seta, che agitandosi al ritmo della sua danza componevano figure meravigliose tanto da esser descritta da Mallarmè come “involucro fisico di un'idea”. ( un richiamo alle performance di Heather Hansen)

 

osservare3Nella scultura uno splendido omaggio alla danza è quella berniniana “Apollo e Dafne” conservata alla galleria Borghese di Roma. Il capolavoro del barocco infatti pur raccontando il dramma di una fanciulla che preferisce trasformarsi in un albero di alloro pur di sfuggire alle brame del giovane Apollo, stempera l'avvenimento attraverso la simulazione di una danza a due. Il riferimento appare evidente nelle movenze di entrambi, Apollo che ha la gamba sollevata da terra e Dafne che cinta appena in vita dal braccio di Apollo, solleva le braccia in una mossa piena di grazia. Il gruppo scultoreo ci invita a ruotare intorno ad esso e a percepire quasi un eco lontano di musica barocca.

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La danza è la realizzazione di un dialogo con sé stessi, tramite il quale riusciamo a manifestarci agli altri. I movimenti seguono un ritmo interiore e, se pur nel silenzio, ognuno di essi è in grado di suscitare un' intensa vibrazione. Si parla di Arte poichè Il livello artistico rappresenta la forma evoluta della espressione coreica la quale si identifica col danzatore fino al punto di nascere e morire con esso. Quando muore un grande pittore, restano i suoi quadri a parlare di lui e a glorificare la Pittura. Se muore un grande ballerino, dobbiamo ricorrere ai filmati (quando ne esistano) per rivivere la sua opera d'arte. Se il grande ballerino invecchia ed il suo corpo perde la forza, lo slancio, la freschezza espressiva, cessa il suo miracolo di produrre arte. Ecco perchè una esibizione di danza artistica è un momento irripetibile, unico. Se il ballerino esegue cento volte, nell'arco della sua vita, una danza artisticamente rilevante,  vuol dire che ha prodotto cento opere d'arte: perchè ogni volta è la prima; perchè dopo l'ultima volta, quell'opera d'arte cessa di esistere.  

 

 

 

Vetrofanie danzanti

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Arte, colori, musica, la danza come espressione dell’io più profondo, queste le componenti magiche che hanno regalato e suscitato emozioni a chi ha assistito a questa originale iniziativa ideata dal Centro danza Maeva di Potenza in collaborazione con Benetton store di Potenza e con Decor Eventi Potenza nelle prime tre domeniche di dicembre.

Le allieve del Maeva hanno dato vita a suggestive coreografie animando l’atmosfera natalizia nel centro storico della città. Una forma d’arte a tutto tondo in cui vengono fuse la creazione coreutica con quella figurativa.

Un modo del tutto particolare di decorare le vetrine dei negozi: non i consueti decori colorati, ne’ festoni natalizi, tantomeno alberi di Natale e pacchetti regali confezionati ma giovani ballerine che interpretano lo spirito natalizio attraverso il linguaggio del loro corpo accompagnato dalle melodie tradizionali natalizie.

Le tre vetrine della Benetton store sono state così trasformate in piccoli schermi da cui assistere all’inusuale spettacolo.

 

Serena Gervasio

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