Tra tutti uno è il compositore che è posto particolarmente in vista: Mozart.
Non è un caso, infatti, che la musicoterapia sia definita anche Mozarterapia.
Tra gli studiosi a favore della Mozarterapia troviamo : Vittorino Andreoli, Alfred Tomatis e Oliver Sacks.
Andreoli si è occupato, nello specifico, di analizzare minuziosamente la musica di Mozart facendo venir fuori come, per egli stesso, la musica sia stata un rifugio i cui esprimere le proprie emozioni negative o positive che fossero, mettendo così se stesso in tutte le sue composizioni ed è per questo che ciascuno di noi può ritrovarsi in esse e curare la propria anima.
Da Andreoli non si discostano Tomatis e Sacks i quali hanno eseguito degli esperimenti su svariati esseri viventi. Il primo ha svolto due famosi esperimenti quello del latte da cui è emerso che la produzione dello stesso aumenti se le mucche ascoltano musica mozartiana e quello delle piante di mais, in cui è stato dimostrato che nelle zone da cui,dagli altoparlanti, era trasmesso questo tipo di musica, la produzione del suddetto è risultata maggiore rispetto a quella in cui non vi era alcun tipo di musica.
Sacks invece si è occupato di verificare come sugli esseri umani la musica, in particolare quella mozartiana, abbia degli effetti strabilianti riguardanti il recupero della memoria. Difatti, già il semplice ricordare una canzone o il riconoscere una composizione, porta nell’individuo con deficit di memoria, uno stato d’animo di serenità tale da riuscire a ricordare sin da subito alcuni momenti di vita vissuta che lo stesso riteneva perduti a causa di un trauma o di una malattia dell’encefalo,tra cui l’ Alzheimer.
Termino questo pezzo con un quesito: Quanto tempo servirà all’uomo per riconoscere tutti i poteri immensi della musica?
di Chiara Albano