Giornalista pubblicista
Appassionata e onnivora lettrice
Considero i libri come finestre sulla vita, da aprire costantemente per imparare come comportarsi sulle strade del mondo.
I miei libri guida sono La Nausea di Sartre, Amore Liquido di Bauman e Il Libro del riso e dell’oblio di Kundera.
Mi piace contemplare e vivere il Bello, perché sono convinta che sia davvero l’antidoto al male. Adoro l’arte, la corrente espressionistica è senza dubbio quella che mi rappresenta in modo totale, il mio quadro del cuore è Notte Stellata sul Rodano di Van Gogh.
Una visione romantica e di prospettiva sulle cose non può esulare dal ri-conoscersi in un’opera lirica, la mia è La Bohème di Puccini.
Una visione, un rivolo di speranze e una molteplicità di destini
Nell’analisi generale del proprio percorso di vita, non di rado ci si è imbattuti sulla strada dei desideri, sulle domande di senso, sui grandi interrogativi esistenziali. Tra essi, quelli più significativi riguardano, senza dubbio, quell’elenco di attese che ciascuno custodisce.
Struttura, modello, aspetto esteriore, in genere contrapposto a materia.
Si legge della forma, nei dizionari filosofici.
A chi scrive piace riportare, fra i tanti, il significato che ne attribuì Platone: «Le forme sono le idee, sostanza vera al di là della mutevole e varia apparenza del mondo delle cose sensibili e di queste causa e fonte di realtà. Esse però sono collocate in un mondo a sé (l'iperuranio) e scisse dalla realtà concreta dell'universo sensibile, per cui non sono tali da rendere perfettamente comprensibile il rapporto che hanno con tale mondo».
Una domanda che fa il paio con quelle di senso che riguardano il peso dell’anima come quello del corpo.
Delle risposte efficaci, chi scrive, le ha trovate nel testo “La via della leggerezza. Per perdere peso nel corpo e nell’anima” (Mondadori), un testo che rappresenta un manuale, una indicazione, una precisa (e trasversale) fotografia del concetto di leggerezza.
Ha certamente una dimensione olistica.
È la stessa scissione tra sillabe a lasciarlo intendere.
A rendere il concetto, per così dire, circolare.
Parliamo di Benessere.
il viaggio dello psichiatra Vittorino Andreoli nella sua Lettera a un adolescente
Cosa succede quando un simbolo del passato e un simbolo della gioventù si mettono in dialogo?
Ciò che è sintetizzato, magistralmente, nella lettera che lo psichiatra di fama mondiale, Vittorino Andreoli, (pubblicata da Bur. Rizzoli) ha dedicato agli adolescenti.
Un viaggio interessante all’interno dei grandi temi e delle sfide che un giovane si trova a vivere e ad affrontare; un dialogo sempre franco, che non ha pretese di assolutismo, ma che è anche una occasione di reciproca crescita e di scambio generazionale.