Mar 28, 2024 Last Updated 9:23 AM, Dec 12, 2023

Premiate le favole del concorso dedicato ai più piccoli

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Nella Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore è avvenuta la cerimonia online di premiazione del concorso “Inventa, Illustra, Racconta e filma la tua favola”, prima edizione, organizzato dal Circolo culturale Gocce d’Autore di Potenza. Due le categorie previste dal bando, bambini dai 5 ai 7 anni di età e dagli 8 ai 10. Si è aggiudicata il premio per la prima categoria Annarita Fiore, sei anni di Matera, con la favola dal titolo “Il fiore e il pulcino”. Per la seconda categoria ha vinto Giada Punella, 8 anni di Pignola, con la favola “Lilly e il fiocco rubato”. Ad entrambe è andato un buono del valore di 50,00 euro da spendere nell’acquisto dei libri presso la libreria Senzanome di Potenza. A tutti gli autori delle favole pervenute, 27 in tutto, è andato l’attestato di partecipazione e tutti i video sono stati pubblicati sul canale You Tube di Gocce d’Autore.

 

La giuria, composta dal direttivo del Circolo, Eva Bonitatibus, Pasquale Palese e Toni de Giorgi, dall’esperta dell’infanzia, l’insegnante Annunziata Perito e da due rappresentanti del mondo infantile, Angelica Marsico e Rocco Zafarone, ha valutato l’originalità delle favole, il loro sviluppo narrativo oltre che le capacità grafiche.

Per “Il fiore e il pulcino” la motivazione della Giuria è la seguente: «Una storia di amicizia e di solidarietà tra un fiore, una rondine, un pulcino, un’ape e un bruco. La narrazione parte dal senso di solitudine del fiore alla ricerca dei suoi simili e i suoi amici lo aiutano a realizzare il suo desiderio. La rondine suggerisce agli altri amici di raccogliere i semini caduti dai fiori e di piantarli vicino al fiore che si sentiva solo. In autunno il fiore si addormenta sotto le foglie del pesco e continua a dormire sotto la neve invernale, tornata la primavera e poi l’estate il fiore si ritrova con qualche amico in più. Una favola spontanea, articolata, che affronta diversi aspetti della vita: da quello relazionale, della fratellanza, a quello della natura e del suo ciclo vitale. Scienza e fantasia si mescolano perfettamente. L’amicizia e la solidarietà sono i valori fondamentali contenuti nel racconto. La favola è ispirata dalla natura ed esprime il bisogno di natura che nasce probabilmente dal condizionamento di chiusura che stiamo vivendo in questo particolare momento storico. Dell’autrice è stata apprezzata particolarmente la sua capacità narrativa, oltre che comunicativa, con cui ha saputo trasmettere il contenuto stesso. Le illustrazioni mostrano una padronanza del disegno e un uso coerente del colore.»

Per “Lilly e il fiocco rubato” questa la motivazione: «Un racconto sul senso della giustizia e della lealtà. È la storia di una gazza ladra di nome Sally che ruba un fiocco alla piccola Lilly nel giorno del suo compleanno. Una gioiosa giornata d’estate trascorsa in riva al mare insieme alla famiglia che viene interrotta dal brusco evento. A risolvere la faccenda interviene la madre della protagonista nei panni della Fata del mare che ripesca il fiocco con altri oggetti, frutto delle rapine. La Fata ammonisce la gazza inducendola a restituire la refurtiva, la gazza, dal canto suo, si giustifica dicendo che vuole brillare come il fiocco rosa. La fata le ricorda allora che deve brillare per le proprie capacità, non per il riflesso di un fiocco. Una pacifica sentenza nel tribunale della natura con la Fata del mare, simbolo di trasparenza e limpidezza dei comportamenti, che riporta l’agognata giustizia. Una fata educatrice che con il garbo delle parole induce a comprendere il valore della lealtà, dell’impegno e della correttezza. Il fiocco rappresenta il legame con la persona che lo ha regalato e anche qui l’autrice coglie il desiderio di libertà e di ritorno alle gioie vissute. La capacità narrativa si manifesta con evidente fluidità e proprietà di linguaggio. Anche le illustrazioni risultano curate, ricche di particolari, molto colorate. Il tratto ben definito e le figure originali.»

Segue la relazione dell’esperta Annunziata Perito, insegnante della scuola dell’infanzia a riposo.

«È stata un’esperienza gioiosa vedere, ascoltare, valutare il prodotto di ciascuno, non è stato semplice per me decretare i vincitori, tutti meriterebbero essere premiati. Il disegno, attribuito come attività primaria all’infanzia e nella fascia di età dei partecipanti, è il linguaggio privilegiato che la psicologia osserva e studia ponendosi come aiuto e supporto alle agenzie educative, per facilitare la comprensione del mondo interiore dei fanciulli.

Ascoltando ogni partecipante e valutando ogni racconto, ho potuto constatare quanto forte sia il bisogno di vivere all’aperto liberi dal condizionamento delle chiusure dovute alla pandemia. Altrettanto forte è il desiderio di trascorrere il tempo con gli amici, di sognare di rivivere esperienze felici. La pandemia ha tolto molto a tutti noi, ma la loro fascia di età ne ha risentito più di ogni altro.

Alcuni racconti letti con disinvoltura e termini appropriati, altri con timidezza e termini semplici. Tutti i racconti contengono conoscenza degli eventi della natura riferiti ai processi di riproduzione, sono evidenti gli stimoli che i bambini ricevono in famiglia e nella scuola. Vorrei spendere alcune considerazioni a riguardo dell’iniziativa intrapresa dal Circolo culturale. Ritengo sia auspicabile che tale concorso venga ripetuto allo scopo di sollecitare ancora gli alunni di questa fascia ad alimentare la creatività, il piacere alla lettura, alla scrittura con l’aiuto degli adulti allo scopo di alimentare la conoscenza e la conquista della libertà di pensiero. Ai partecipanti e alle loro famiglia sento il bisogno di dire una grande grazie per avere arricchito me e le altre persone che hanno lavorato per predisporre questo concorso.

GRAZIE a tutti in particolare ai bambini che ci hanno aiutati a scegliere i racconti da premiare».

A cura della redazione

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