Apr 19, 2024 Last Updated 9:23 AM, Dec 12, 2023
Eva Bonitatibus

Eva Bonitatibus

Giornalista pubblicista

I libri sono la mia perdizione. Amo ascoltare le storie e amo scriverle. Ma il mio sguardo curioso si rivolge ovunque, purché attinga bellezza e raffinatezza.

La musica è il mio alveo, l’arte la mia prospettiva, la danza il mio riferimento. Inguaribile sognatrice, penso ancora che arriverà un domani…

Le parole della luce

“L’alba è nuova. È nuova.”

(R. Scotellaro)

Sgorga un bivio di luce tra le parole che accompagnano i nostri giorni. Biforcano mille pensieri. Percorrono declivi e salite. Scavano tunnel sotterranei. Compiono moti incessanti. Sono le parole che contengono in sé un’alba, una nascita, una speranza, una tensione, ma anche un tramonto, una morte, una delusione, una conclusione. E sono quelle che compongono il nostro linguaggio sentimentale, disegnano la nostra anima, parlano per noi. Le parole altro non sono che la rappresentazione del nostro io, il palesarsi della nostra inquietudine, il veicolo del nostro moto incessante, la proiezione di noi stessi. Ad ogni parola attribuiamo un peso, una sfumatura, un colore, un sapore, un’evocazione, uno spirito, un auspicio, una prece. E ciascuna assume significati che vanno al di là del proprio etimo. E ciascuno si rivede in quella precisa parola, ravvisando in essa un’essenza propria. Ognuno ha dunque la parola che lo identifica meglio di altre, e ogni parola definisce meglio di altre una persona o un oggetto o uno stato d’animo o un’esperienza.

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L'ultima lettera di Einstein è il romanzo di Daniela Cicchetta, scrittrice romana, storyteller e docente di scrittura, che aprirà il nuovo anno sociale del Circolo culturale Gocce d'Autore che si appresta a vivere un nuovo anno ricco di interessanti proposte culturali. L’appuntamento è per venerdì 13 gennaio alle 18,30 nei locali di via Pisacane 5 a Potenza, già sede dell'Associazione culturale filatelica "Isabella Morra".

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Emozioni in parole. È questo il titolo della raccolta poetica di Rachele Bernando, scrittrice per passione e Sommelier AIS di professione, che verrà presentato sabato 26 novembre alle 18,30 nella sede del Circolo culturale Gocce d’Autore, già Associazione Filatelica culturale “I. Morra”, in via Pisacane 5 a Potenza. La pubblicazione è aperta dalla prefazione di Franco Sabia, Direttore emerito della Biblioteca nazionale di Potenza, ed è edita dalla casa editrice Atene del Canavese.

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L'editoriale

All’armonia è dedicata la ripresa delle attività editoriali della rivista. E suona più come un auspicio alla concordia futura che un richiamo all’umana convivenza. Nel bel mezzo di scenari che non accennano a placarsi, nei grandi come nei piccoli contesti, gli stessi che avevamo lasciato la scorsa estate accomiatandoci dai nostri lettori, constatiamo amaramente che continua ad esserci un clima di prevaricazione, rivalsa, pretesa, offesa, violenza. Volendo evadere per il tempo della scrittura di questo nuovo numero, che dà il via alla nuova stagione, desideriamo proporvi isole di pensiero dominate dalla ricerca dell’armonia perduta.

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A occhio e quanto basta. La mia ricetta di felicità è l’ultimo libro della giornalista e scrittrice Francesca Barra, edito da Rizzoli, uscito sul finire dell’estate. Un titolo che rimanda in modo inequivocabile alle espressioni utilizzate dalle nonne e dalle mamme in fatto di ricette e che racchiude in una unità di misura il significato della vita stessa. A dircelo è la stessa autrice, ritratta nella copertina del libro con un vivace abito a fiori, sullo sfondo di una cucina dal gusto antico e dai colori pastello. «Andare a occhio è libertà – dice Francesca – è il coraggio di essere felici con acqua e farina». Il suo è dunque un invito a lasciarsi andare, in cucina come nella vita, e godere di tutti gli ingredienti, anche i più semplici, presenti nelle proprie “dispense della sopravvivenza”. Un libro che non è solo un ricettario con la proposta di piatti dai più tradizionali – appartenenti alla storia familiare dell’autrice - ai più moderni, ma anche un racconto autobiografico con cui la scrittrice apre le porte della propria famiglia al pubblico dei lettori. Una narrazione che avvicenda affreschi di vita personale, alberi genealogici e gustose pietanze. Un’alternanza di ricordi e ricette sapientemente mescolati e che lascia spazio ai lettori che vorranno appuntare i propri ricordi associati alle proprie ricette di felicità. Abbiamo incontrato Francesca Barra ad ottobre, in occasione della presentazione del suo libro nella bellissima Dimora Storica Giorni a Pignola, in provincia di Potenza, una serata piacevolissima e piena di calore. Dopo circa un mese siamo tornati a lei per parlare ancora della sua pubblicazione e, come nel precedente incontro, colpisce il suo uso “misurato” delle parole...

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