Apr 19, 2024 Last Updated 9:23 AM, Dec 12, 2023

L’archeologia che parli di futuro

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Esiste un progetto che scavando nelle antiche radici della terra riporti i territori alla luce. Si tratta di un’iniziativa elaborata e promossa dal Consiglio regionale della Basilicata per valorizzare i numerosi siti archeologici presenti nell’area lucana al fine di incrementarne lo sviluppo economico e culturale che si intitola “Basilicata 2019. Scaviamo il futuro”. Obiettivo è di legare a questo importante segmento del patrimonio culturale la crescita del turismo nella Basilicata, terra ricca di storia e di tracce del radioso passato. Quattro i parchi archeologici e dieci i musei che raccontano una storia importante: a Venosa il parco archeologico racchiude i resti monumentali della colonia latina di Venusia (fondata nel 291 a.C.) dal Periodo Repubblicano all’Età Medievale e l’annesso museo ospitato nei camminamenti seminterrati di collegamento tra i bastioni del castello aragonese, costruito nel 1470 da Pirro del Balzo. investire archeologia 2A Grumento Nova il parco archeologico conserva i resti monumentali dell’antica città di Grumentum sorta nel corso del III sec. a.C. e nel museo viene illustrata la storia della città romana e dell’Alta Val d’Agri. Nel Parco archeologico di Metaponto sono riconoscibili tracce di una notevole quantità di monumenti che hanno segnato la vita civile e religiosa della colonia, dalle fasi iniziali della sua fondazione fino alla conquista romana avvenuta nel III sec. a. C. e il museo propone un quadro archeologico del territorio metapontino a partire dalla Preistoria sino al periodo Tardoantico. A Policoro si trova il parco archeologico di Siris-Herakleia, e in prossimità il museo in cui vengono presentati alcuni dei rinvenimenti più significativi relativi alle due città greche e ai centri indigeni dell’entroterra. Ci sono poi investire archeologia 3le strutture museali nazionali a Potenza, Melfi, Muro lucano, Matera, Tricarico e il Centro Operativo misto a Maratea. Insomma un territorio disseminato di ricchezza che aspetta la giusta strategia per essere fruito ed ammirato. La prima cosa da fare, ha detto il Presidente del Consiglio regionale lucano Piero Lacorazza, è creare le sinergie tra gli enti e i privati. Ha quindi chiamato in causa la Regione Basilicata, gli uffici che hanno lavorato alla programmazione comunitaria 2014/2020, le Sovrintendenze che stanno già lavorando con il Mibac e i Comuni nella progettazione di possibili azioni da collegare alla risorsa archeologica e paesaggistica della Basilicata. Un investimento di forze e di risorse per collegare l’archeologia lucana in più ampi scenari, creando una rete tra progetti già avviati in altre sedi come il percorso “Lungo la Via Herculia: Tra Storia e Sapori” e il “Grande Progetto Pompei, Museo della Magna Grecia di Taranto”. Affinché il progetto sia condiviso da tutte le forze operanti nel territorio e abbia ricadute concrete, è necessaria la partecipazione dell’imprenditoria privata che dovrà fare la sua parte per integrare e sostenere l’iniziativa. Il progetto sarà realizzato con il coinvolgimento dell’Autorità di gestione PoFse 2014-2020, Fesr 2014-2020, Psr 2014-2020, dell’Università degli Studi della Basilicata, della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici di Matera, del Mibac e delle Soprintendenze, dell’Ibam Cnr, oltre che dei Comuni interessati da siti di rilevante interesse scientifico e archeologico e dell’Unesco.

Eva Bonitatibus

Eva Bonitatibus

Giornalista pubblicista

I libri sono la mia perdizione. Amo ascoltare le storie e amo scriverle. Ma il mio sguardo curioso si rivolge ovunque, purché attinga bellezza e raffinatezza.

La musica è il mio alveo, l’arte la mia prospettiva, la danza il mio riferimento. Inguaribile sognatrice, penso ancora che arriverà un domani…

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