Apr 18, 2024 Last Updated 9:23 AM, Dec 12, 2023

La vita, l’Itinerario per eccellenza In evidenza

Pubblicato in Immaginare
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Non è forse la vita l’itinerario che tutti ci ritroviamo a percorrere? Con infiniti bivi, insegnamenti, dubbi, e a volte rimorsi, ma anche gioie e soddisfazioni!

Soffermandomi a riflettere sul significato di itinerario e dunque sul viaggio della mia vita, guardandomi indietro alla soglia dei quaranta, mi son detta: «Però, ne ho fatti di colpi di testa!». Fin da piccola determinata e testarda, pronta ad ottenere ciò che davvero volevo, con momenti di fragilità dove anche una sola parola detta dalla persona a cui volevo bene o stimavo poteva ferirmi come la freccia più appuntita.

 

Credo possiamo immaginare l’itinerario della vita come una strada dove ad ogni altezza ci sono diverse cose da fare e conseguire, ad esempio l’essere educati e formati, l’istruzione, il lavoro e la famiglia; non dobbiamo pensare ad una strada dritta con dei segnali ben precisi, ma piuttosto una strada fatta di curve, salite e discese, che ti danno il brivido di non conoscere cosa ti aspetta, perché è proprio vero che la vita è imprevedibile.

Un itinerario fatto di bivi, dove si assapora lo stato d’animo dell’incertezza perché quando si è chiamati a fare una scelta non si sa mai se è quella giusta, ma dentro di noi c’è quell’istinto, quel sentore alla pancia che ci muove verso una direzione piuttosto che in un’altra.

Un itinerario fatto di tappe che rappresentano quei piccoli o grandi traguardi che ti fanno provare la sensazione della soddisfazione, ti fanno sentire orgoglioso di avercela fatta, e anche se sei caduto nel durante, a poco importa. L’inciampare ha provocato ferite che hanno lasciato cicatrici, ma allo stesso tempo ti hanno rafforzato e spronato nel voler continuare, e che, nonostante tutto, ce l’hai fatta! Questo lo devi a te, e perché no? Anche a chi hai incontrato, da chi è spuntato da quelle piccole stradine che arrivano alla tua strada; un po’ come quegli affluenti del fiume che lo alimentano, così loro ti hanno rinvigorito e reso chi sei con tutte le esperienze sociali. A chi ad un certo punto si è unito a te percorrendo parallelamente il tuo itinerario, senza mai intralciarlo, ma sempre presente, bastava voltarsi per ricevere un sorriso. A chi quel percorso lo ha abbandonato, lasciandoti qualcosa, o a chi hai chiesto di abbandonarlo, insegnandoti cosa non avresti voluto, e imparando con forza a proseguire da solo.

Sempre lungo questo itinerario bisogna immaginare ci siano delle piazzole, queste rappresentano le esperienze, sulle quali ti soffermi, che analizzi, che cerchi di capire e di farle tue così che nel proseguire non ti abbandonino mai. Alcune di queste sembrano non avere una uscita sulla strada principale, ed è così che ti trovi a dover svoltare su una secondaria, prima di reimmetterti con caparbietà sulla principale. Sarebbe troppo monotono se non ci fossero dei fuori programma o una qualche deviazione per lavori in corso.

Durante tutto il viaggio, come la mia famiglia mi ha insegnato, e probabilmente mia madre prega tutte le sere affinché sia così, bisogna essere capaci di mantenere la lucidità, soprattutto quando si corre, di non eccedere nei limiti, nonostante le mille emozioni e le scosse adrenaliniche; così come mantenere un certo andamento anche quando il carburante sembra scarseggiare. Proseguire sempre verso l’obiettivo, cioè quello che vogliamo, che desideriamo, che sogniamo. Mai ubriacarsi del superfluo, in fondo non è poi vero che la guida in stato di ebrezza non è concessa?

Francesca Soloperto

Francesca Soloperto

Dilettante Fotografa

Mi faccio catturare da tutto ciò che mi da emozione e immagazzino nel mio Io.

Sono curiosa verso tutto ciò che può insegnarmi qualcosa.

Sono curiosa verso l’Arte qualunque essa sia perché penso che sia espressione di un altro Io, dunque porta alla riflessione e al confronto, perciò crescita.

Considero il “Viaggiare” una forma di Educazione al Sapere e al saper Vivere, aspiro dunque a girare il Mondo…così da poter poi affermare: “ ho conosciuto, ho vissuto!”.

Cos’è per me la fotografia?

“Se guardando la foto questa mi da la stessa emozione che ho provato scattandola allora è lei, diversamente la cancello”.

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