Mar 29, 2024 Last Updated 9:23 AM, Dec 12, 2023

Intervista all’ambasciatore danese Anders Carsten Damsgaard In evidenza

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Cultura, Hygge e design di alta qualità

Il filo che unisce l’Italia e la Danimarca

 Se è vero che la felicità è dentro ognuno di noi e che dobbiamo essere noi i veri artefici della nostra felicità, è anche vero che una qualità della vita più alta, può indubbiamente contribuire al sorriso e alla serenità di ogni essere umano. Infatti, ci sono paesi che, pur facendo parte del vecchio continente, gli abitanti risultano essere tra i più felici al mondo, almeno secondo il World Happiness Report (pubblicazione del Sustainable Development Solutions Network) che, ormai da 9 anni, misura la soddisfazione dei cittadini a partire da vari criteri. La Danimarca è uno dei primi tre paesi in cui gli abitanti risultano essere felici, scardinando, di fatto, il canone del paese freddo e buio. Non a caso, su internet spopolano ricerche legate al metodo “Hygge” che, se pur difficile da far comprendere, può tradursi in “calore”, “intimità”. Potremmo dire un ambiente accogliente per sé e per gli altri perché oramai è risaputo: se la felicità è da ricercare in ognuno di noi è altrettanto vero che bisogna condividerla con gli altri, fosse solo per creare un mondo migliore.  La Danimarca, però, è anche uno dei paesi ancora poco conosciuto, almeno per molti italiani. Abbiamo allora voluto saperne di più e per questo abbiamo intervistato sua eccellenza, l’Ambasciatore di Danimarca in Italia, Anders Carsten Damsgaard.

 

Signor Ambasciatore, da qualche tempo si parla di cultura Hygge anche in Italia, ci vuole spiegare davvero cos’è?

Non è poi così facile spiegare a parole questo concetto. Più che una situazione specifica è uno stato d’animo. Però è un aspetto molto importante della cultura e della vita quotidiana dei danesi. In breve, si potrebbe dire che Hygge significa prendersi del tempo lontano dalla frenesia quotidiana per stare insieme alle persone care, o anche da soli, per rilassarsi e godersi i piaceri più tranquilli della vita. L'ambiente fisico e l'atmosfera sono importanti: devono essere caldi, confortevoli, accoglienti e silenziosi. L'illuminazione interna è particolarmente importante, le sorgenti luminose forti, fredde e dirette non sono compatibili con Hygge. L'illuminazione deve essere calda, morbida e indiretta. Un altro elemento comune è rappresentato dalle candele - molte candele – o da un camino acceso durante l'inverno.

 La Danimarca è uno dei paesi in cui gli abitanti risultano essere tra i più felici al mondo. Cosa contribuisce a rendere i danesi il popolo della felicità?

 Credo che una delle parole chiave per capire come mai i danesi da anni si posizionano in cima a questa classifica, è “fiducia”. Fiducia nel prossimo e fiducia nella società e nelle istituzioni pubbliche. Il generoso stato di welfare sociale e concetti come l'equilibrio vita-lavoro e l'uguaglianza di genere sono probabilmente anche importanti.

In base alla sua esperienza pensa che ci sia un approccio diverso alla vita tra gli italiani e i danesi?

 Ovviamente esistono diversi approcci, non solo fra i due popoli ma anche all’interno di essi. Detto ciò, credo che in linea generale si possa dire che i danesi tendono a pianificare dettagliatamente molte cose, anche riguardo alla loro vita privata, laddove gli italiani forse preferirebbero lasciare spazio a decisioni più spontanee.

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Lei è ambasciatore in Italia dal 2020: quali sono le differenze che ha potuto riscontrare tra il popolo danese e quello italiano? Se di differenze si può parlare.

 Più che parlare di differenze, mi piace focalizzarmi su ciò che abbiamo in comune. La Danimarca e l'Italia sono due delle più grandi nazioni di design al mondo con una lunga tradizione di attenzione verso il design di alta qualità, sia negli oggetti quotidiani che nei prodotti industriali. Perciò ci ispiriamo a vicenda e apprezziamo entrambi i prodotti dell'altro, oltre ad essere in competizione sui mercati globali.

La Danimarca è un piccolo paese ma molto vivace dal punto di vista della cultura. Quali attività culturali state programmando nel nostro paese per far conoscere meglio la Danimarca ed il vostro popolo?

 La cultura danese, fra cui film, serie TV, architettura, arte, design e stile di vita, sono già ben conosciuti e apprezzati da molti italiani. Naturalmente, vorremmo aumentare ulteriormente questa conoscenza ed interesse. Sono inoltre sempre più gli italiani che visitano la Danimarca, sia per un weekend a Copenaghen che per una vacanza più lunga nel nostro paese, anche avventurandosi fino alla Groenlandia o alle Isole Faroe. Proprio ora, qui a Roma, la famosa architetta danese Dorte Mandrup è presente nella mostra del MAXXI sulle donne nell'architettura. Da aprile, alla Biennale di Venezia, il padiglione danese esporrà un bellissimo progetto curato dall'artista danese Uffe Isolotto. E a giugno avrà luogo il Milan Design Week - anche quest'anno con una forte presenza danese che evidenzia la straordinaria competenza della Danimarca nel design innovativo e sostenibile.

Cos’è la cosa che più la colpisce del nostro paese?

 Come per molti altri nordeuropei, l'Italia ha avuto per secoli un ruolo importante nei sogni di molti danesi. Compreso me. Il sogno di una bella vita in un clima mite con una ricca cultura. Goethe ha espresso tutto questo nella sua poesia "Kennst du das Land, wo die Zitronen blühn". È un privilegio quando a volte i tuoi sogni si avverano.

Quali sono gli ultimi tre libri che ha letto?

Di Catherine Fletcher The Beauty and the Terror. An Alternative History of the Italian Renaissance. Di Geert Mak The Dream of Europe. Travels in the Twenty-First Century. Di Jonathan Franzen Crossroads.

 Grazie!

Domenico Ciancio

Domenico Ciancio

Un incompreso lucano, italiano, europeo. Della mia passione, la comunicazione, ne provo a fare il mio mestiere. Con i proventi della mia prima passione alimento le mie tante altre passioni: viaggiare, leggere, ascoltare musica, golf, formula 1, mangiare e sorridere con le persone che amo e che incontro nella mia vita.

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