Rarefatto il vociare senza ritmo. Acuta la milonga dei sentimenti. Confinato lo sguardo nella verità astratta. Rapida la pellicola della memoria. È un sorriso ingenuo, una carezza protesa. Il ribelle contrasto di tasti, l’ineguagliabile fame di mete. Di luoghi e non solo di partenze, di sconfinate gioie, di tramonti brillanti di vaniglia. Virginia Cortese |
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