Mar 29, 2024 Last Updated 9:23 AM, Dec 12, 2023

The Art of Song

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Un tributo alla immensa vitalità del jazz e all’arte dell’interpretazione degli standards nella più classica delle formazioni. Venerdì 5 luglio, con inizio alle 21,00, al Jazz club Potenza del Circolo culturale Gocce d’Autore si esibirà Anna Lauvergnac Trio. Accanto alla cantante francese, Bruno Montrone all’organo hammond e Gio' Scacciamacchia alla batteria.

Protegè di due mostri sacri del canto jazz, Mark Murphy e Sheila Jordan, Anna Lauvergnac è stata definita dalla stampa una delle voci più intense e affascinanti della scena contemporanea. Si è fatta conoscere a livello internazionale nel decennio in cui è stata la cantante della più importante delle grandi formazioni europee: la Vienna Art Orchestra. Una collaborazione intensa, -tournée europee e mondiali, la registrazione di dieci CD- che non le ha però impedito di sviluppare parallelamente progetti importanti tra cui un trio con uno dei padri del Jazz Europeo, Fritz Pauer, e un programma in duo con uno dei pianisti europei più importanti della sua generazione: Bojan Z. Negli stessi anni ha portato avanti numerosi progetti a suo nome ed ha fatto varie tournée e registrato con il Till Martin Quartet e il trio della pianista Julia Huelsmann. Dopo un primo CD a suo nome registrato tra New York Vienna e Monaco con alcuni dei più interessanti musicisti di entrambi i continenti (Andy Bey, Peter Bernstein, Wolfgang Puschnig, Alegre Correa…) ha registrato tre album tutti candidati al Premio della Critica Tedesca che le è stato attribuito con il secondo (“Coming Back Home”)

Al di là della grande capacità comunicativa e di una straordinaria presenza scenica, Anna Lauvergnac possiede le caratteristiche che definiscono un cantante jazz: il timbro, il fraseggio, il repertorio e la capacità di scegliere dei musicisti d’eccellenza come “compagni di viaggio”. Per questo concerto saranno con lei Bruno Montrone (Hammond) e Giovanni Scasciamacchia (batteria) musicisti straordinari che possiedono non solo una grande padronanza strumentale ma una solida cultura jazzistica e la passione necessaria per poterla condividere sia sul palco che con gli ascoltatori.

A cura della redazione

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