Come si trova l’equilibrio tra l’uomo e la macchina? Come si impara a convivere con le intelligenze artificiali che, presto, potrebbero invadere le nostre vite sotto forme umane? Quanto c’è di artificioso e quanto di possibili sentimenti? E’ una convivenza sopportabile da entrambe le parti? Si può collaborare senza scontri, trovando - appunto - un equilibrio?