Marco Rafaniello decide di mettere nero su bianco la sua storia perché sia d’esempio a chi ha perso la speranza. Nato il 21 luglio, in piena estate, Marco non ha mai smesso di portare il sole dentro, né di farlo brillare. Nasce e rinasce alla vita grazie al percorso di fede compiuto dentro di sé e grazie al supporto di chi lo ha amato. E lo ama ancora. Nelle sue parole si legge la disperazione ma mai la rassegnazione. Un ragazzo che ha imparato presto il significato del termine resilienza perché ha saputo ricostruirsi di fronte a quelle che parevano macerie. “Da questo spicchio di mondo che ho imparato ad abitare ho sviluppato il mio angolo di visione, che anche quando si è oscurato, non mi ha mai rifiutato” scrive alla fine del libro.
Una lezione importante in cui invita a non scoraggiarsi di fronte alle difficoltà. Abbattere i muri invece sì, quelli che si ergono nelle menti delle persone e che impediscono il progredire dell’umanità. Marco ha sempre teso la mano a quanti ne avevano bisogno impegnandosi nel volontariato, non ha mai considerato il suo un problema invalidante. Al contrario, la sua disabilità l’ha trasformata in nuova abilità messa a disposizione degli altri, come scrive nella postfazione la giornalista Eva Bonitatibus che ha curato il libro. Vedo il mondo con le mani non è solo un libro ma segna l’inizio di una nuova stagione: guardare con l’anima e non con gli occhi.
La presentazione del volume avverrà mercoledì 21 luglio alle 19,00 nello spazio ApertaMente del Parco Baden Powell a Potenza. Interverranno, oltre all’autore, il sindaco della città Mario Guarente, l’assessore comunale alle Pari Opportunità Vittoria Rotunno, l’editore Antonio Candela, la presidente regionale UICI Maria Buoncristiano, il presidente di Magazzini Sociali Francesco Romagnano, gli attori Isabella Urbano e Giovanni Giuliano, i ballerini di tango terapia Paolo Ciano e Marianna Pietrafesa, i musicisti Nura Spinazzola e Toni de Giorgi. L’incontro sarà moderato da Eva Bonitatibus.
Eva Bonitatibus